MORTO UN SENZATETTO A LECCE, FORSE VEGLIATO DAL SUO CAGNOLINO

Sono anni che si sente parlare di una struttura destinata ai senzatetto a Lecce, un luogo sicuro ed accogliente dove poter vivere con dignità. L’ultima tragedia di questi giorni ci ricorda che la situazione in città è ancora drammatica e che non possiamo più chiudere gli occhi di fronte a questa realtà. Masseria Ghermi, pur essendo l’unica struttura presente sul territorio, è troppo distante dal centro città per garantire un adeguato sostegno a chi sta vivendo per strada. Stessa cosa si può dire per quanto riguarda le strutture della Chiesa, che si dimostrano insufficienti a fronteggiare una realtà così complessa.

Serve un intervento politico che consideri la questione sociale in modo laico e razionale, che metta
E’ inaccettabile che una persona possa morire sola sulla strada, senza che nessuno si prenda cura di lui. Questo è quanto è accaduto ieri sera a Lecce, una triste morte che ha sconvolto i passanti. Anche il suo cane, un cagnolino, sembra che abbia vegliato quell’ultimo addio.

In questa città da anni si parla di una struttura adeguata per i senzatetto ma le soluzioni proposte finora non hanno trovato alcuna attuazione concreta. Masseria Ghermi è troppo lontana e le strutture della Chiesa, seppur fondamentali, non sono sufficienti. La questione dei senza tetto è ancora incompiuta e si deve fare qualcosa in maniera laica.

Servirebbe un luogo accogliente dove le persone che vivono questa situazione drammatica possano avere aiuto dal punto di vista sociale. Un luogo che garantisca l’accesso al welfare, al diritto alla salute e al reinserimento in maniera attiva nella società. Non si può far morire di freddo le persone che vivono in queste circostanze.

È indispensabile risolvere questo problema in maniera urgente, facendosi carico in modo responsabile e razionale di queste persone che vivono in situazioni così precarie. Non possiamo permettere che accadano ancora episodi come quello accaduto ieri sera a Lecce.