Il 17 maggio a Lecce “Giornata (in)formativa sulla Siria”. Con Gianni Rufini e Domenico Chirico

Il comitato territoriale Arci Lecce organizza giovedì 17 maggio, ore 18.30, presso il circolo Arci La Nuova Ferramenta di Lecce, una “Giornata informativa sulla Siria. Sui Paesi confinanti e sulle cause dei conflitti in atto”. L’incontro nasce con l’obiettivo di approfondire quanto sta succedendo sul territorio siriano e accendere un faro sulle cause del conflitto in atto.

Massacri, stragi e attacchi con armi proibite dal diritto internazionale, tra cui le sostanze chimiche come il gas sarin, stanno trasformando la Siria in un terreno di scontro in cui la grande vittima è la popolazione civile. Negli ultimi sette anni, infatti, sono dodici milioni i profughi costretti a lasciare la propria casa, di cui un milione verso l’Europa.

La Giornata si avvale della partecipazione di due relatori d’eccezione: Gianni Rufini, direttore di “Amnesty International Italia”, esperto di diritti umani e aiuto umanitario, eDomenico Chirico, direttore dei programmi di “Un ponte per”, associazione di volontariato che opera da oltre 25 anni in Medio Oriente. A dialogare con loro Carmelo Chianura, supervisore progetti Arci Lecce.

Più che di una sola guerra, iniziata internamente nel 2011 con una rivolta contro il governo autoritario di Assad, in Siria si dovrebbe parlare di guerre: civile, religiosa, di terrorismo e politica. Il territorio siriano è ormai sopraffatto dagli interessi di potenze esterne, in particolare Stati Uniti, Russia, Iran e Turchia, a cui vanno aggiunti quelli dei gruppi jihadisti ed estremisti, e dagli interessi interni, dove la popolazione sunnita, ostile al regime di Assad, è vittima di una pulizia etnica che non risparmia donne e bambini. Ultime a livello cronologico, le tensioni nell’area tra Israele e Iran.

Considerando il numero di persone costrette alla fuga in rapporto alla popolazione nazionale, la Siria è il Paese maggiormente colpito al mondo. Secondo i dati forniti dall’Unhcr, con 650 persone su mille costrette alla fuga, è l’unico Stato dove il fenomeno della migrazione forzata interessa ormai la maggioranza della popolazione.

Un quadro umanitario drammatico che riguarda sempre più l’Europa – dove i cittadini siriani sono al primo posto per richieste di protezione internazionale – e L’Italia. Nel nostro Paese, nel corso del 2017, il primato degli arrivi di minori accompagnati proviene dalla Siria.

L’incontro si rivolge in particolar modo a coloro che operano nel settore dell’accoglienza e in campo umanitario, che vogliono approfondire la situazione geopolitica in Medio Oriente, con un focus sulla questione siriana.